Degustazione privata Barolo con pranzo al Relais Palàs Cerequio
Variable
Riservato
E-Ticket
Da sapere su questa attività
ll Relais Palás Cerequio si trova all’interno di una delle 6 core zones che compongono il cinquantesimo sito Unesco d’Italia: I paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, dichiarati Patrimonio dell’Umanità nel 2014. Palás Cerequio sorge a La Morra presso l’omonima e antica borgata, al centro di una delle aree più vocate alla produzione del Barolo, uno dei più prestigiosi vini al mondo.
Concept
Palás Cerequio esprime la sua essenza permeata dal Barolo mediante due linguaggi: Passato e Futuro.Passato – All’interno del palazzo padronale, di origine settecentesca, le quattro suite dedicate al «Passato» immergono gli ospiti in un’atmosfera quasi atavica. Ogni suite ha il nome di un cru storico del Barolo e una selezione di bottiglie delle rispettive zone custodita in una vetrina ricavata nella parete: Cerequio, Cannubi, Rocche di Castiglione, Villero. Ciascuna stanza è fornita di arredi ispirati all’eleganza e al fascino del barocco piemontese.Futuro – Stile minimale e naturale, materiali grezzi e preziosi (pietra di Luserna e tronchi di quercia), affacci mozzafiato e un’area spa wellness privata. L’area «Futuro» di Palás Cerequio offre un’immersione totale nel Barolo attraverso un’esperienza multisensoriale. Ogni suite è dedicata a celebri cru, le cui etichette sono presenti in teche speciali: Vigna Rionda, Bussia, Rocche dell’Annunziata, Ginestra e Brunate. Completano l’esperienza immagini del territorio in loop, musica creata ad hoc, una selezione di volumi sul Piemonte e pali di vigna decorativi.
Il Caveau del Barolo
Nelle settecentesche cantine sorge il Caveau di Cerequio, fresco e silenzioso, memoria dei grandi cru di Barolo, luogo di cultura per le generazioni future. Qui è presente la storia di Michele Chiarlo: oltre mezzo secolo di annate di Barolo, dal 1958 ad oggi, in una collezione che supera le 6.000 bottiglie, in diversi formati. Un’emozione che può essere degustata attraverso l’assaggio di bottiglie che superano i cinquant’anni. All’interno del Caveau di Cerequio vengono inoltre conservati documenti preziosi: la celebre Monografia sulla viticoltura ed enologia nella provincia di Cuneo, volume scritto da Lorenzo Fantini nel 1879, e la campana della borgata, ritratta dal pittore Giancarlo Ferraris sulle etichette dell’omonimo cru.
Opzioni:
- Tour con pranzo
- Tour con degustazione vino e pranzo
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Concept
Palás Cerequio esprime la sua essenza permeata dal Barolo mediante due linguaggi: Passato e Futuro.Passato – All’interno del palazzo padronale, di origine settecentesca, le quattro suite dedicate al «Passato» immergono gli ospiti in un’atmosfera quasi atavica. Ogni suite ha il nome di un cru storico del Barolo e una selezione di bottiglie delle rispettive zone custodita in una vetrina ricavata nella parete: Cerequio, Cannubi, Rocche di Castiglione, Villero. Ciascuna stanza è fornita di arredi ispirati all’eleganza e al fascino del barocco piemontese.Futuro – Stile minimale e naturale, materiali grezzi e preziosi (pietra di Luserna e tronchi di quercia), affacci mozzafiato e un’area spa wellness privata. L’area «Futuro» di Palás Cerequio offre un’immersione totale nel Barolo attraverso un’esperienza multisensoriale. Ogni suite è dedicata a celebri cru, le cui etichette sono presenti in teche speciali: Vigna Rionda, Bussia, Rocche dell’Annunziata, Ginestra e Brunate. Completano l’esperienza immagini del territorio in loop, musica creata ad hoc, una selezione di volumi sul Piemonte e pali di vigna decorativi.
Il Caveau del Barolo
Nelle settecentesche cantine sorge il Caveau di Cerequio, fresco e silenzioso, memoria dei grandi cru di Barolo, luogo di cultura per le generazioni future. Qui è presente la storia di Michele Chiarlo: oltre mezzo secolo di annate di Barolo, dal 1958 ad oggi, in una collezione che supera le 6.000 bottiglie, in diversi formati. Un’emozione che può essere degustata attraverso l’assaggio di bottiglie che superano i cinquant’anni. All’interno del Caveau di Cerequio vengono inoltre conservati documenti preziosi: la celebre Monografia sulla viticoltura ed enologia nella provincia di Cuneo, volume scritto da Lorenzo Fantini nel 1879, e la campana della borgata, ritratta dal pittore Giancarlo Ferraris sulle etichette dell’omonimo cru.
Opzioni:
- Tour con pranzo
- Tour con degustazione vino e pranzo
Funzioni
Cibo
80%
Culturale
70%
Turismo
65%
Vita Notturna
40%