Degustazione di Vini Tour di un Giorno nella Provincia di Avellino

Come prima cosa, visita l'azienda vinicola Feudi di San Gregorio, a conduzione familiare, una delle più grandi della zona con una produzione di 1.500.000 bottiglie all'anno. Dopo la visita alla Feudi di San Gregorio, si prosegue verso la cittadina collinare di Taurasi, patria del vino Taurasi.
La tappa successiva è prevista in una trattoria locale, per il pranzo. Quindi visiterai la cantina Antonio Caggiano. Si tratta di una piccola azienda vinicola a conduzione familiare, con una produzione di sole 150.000 bottiglie all'anno, che però possiede una delle cantine di vino più spettacolari della zona. Dopo il tour della cantina, il signor Caggiano presenterà personalmente alcuni dei suoi vini. Il suo Taurasi 2010 è stato eletto miglior vino rosso italiano nel 2015 da Bibenda (l'associazione internazionale di Sommelier).
1) TAURASI DOCG, vino rosso:
Il Taurasi prima si è guadagnato il suo status DOC per la prima volta nel 1970 ed è stato promosso a DOCG nel 1993. Secondo questo regolamento, i vini devono comprendere almeno l'85% di uve Aglianico provenienti dalla provincia di Avellino. Il restante 15% può essere realizzato con altre uve locali permesse, di solito Piedirosso. La maggioranza, tuttavia, tende a essere di pura Aglianico. I vini devono invecchiare tre anni prima del trasferimento in botte, dove stanno per minimo un anno. I vini Riserva richiedono una stagionatura di un ulteriore anno con almeno 18 mesi in barrique.
2) Fiano di Avellino, vino bianco:
Questo bianco porta lo status di DOCG dal 2003, e la purezza immensa della frutta, l'eleganza e la raffinatezza lo distinguono tra altri vini simili. I vini sono caratterizzati da note lussureggianti di mela cotogna, fiori d'arancio, spezie e nocciole con eccellente mineralità sottostante e vivace acidità. Secondo la normativa DOCG, ci deve essere un minimo di 85% di uva Fiano, con l'aggiunta di fino al 15% di una selezione di Greco o Coda di Volpe Bianca. Il momento migliore per bere un vino è compreso tra i tre e i cinque anni, anche se quelli di vigneti migliori durano dai sette ai dieci anni:
3) Greco di Tufo, vino bianco:
Ha ricevuto la denominazione DOCG nel 2003. I vini devono contenere un minimo di 85% di uve Greco di Tufo, ed è consentito fino a un 15% di Coda di Volpe. I vini Greco di Tufo spiccano per le loro caratteristiche uniche dei terreni vulcanici e argillosi ricchi di zolfo e cinerite; si ritiene che questi conferiscano al vino il suo profumo e complessità minerale. I vini bianchi rinfrescanti e frizzanti sono noti per le loro note aromatiche di limone, pere e mandorle tostate e una persistente mineralità. I vini danno generalmente il meglio di sé entro tre anni dall'imbottigliamento